Le donne nelle aziende di autotrasporti: il caso di Autotrasporti Carpella

Secondo l’ultimo decreto interministeriale dello scorso novembre il settore dei trasporti e della logistica rientra tra i settori del nostro paese caratterizzato da un alto tasso di disparità uomo-donna.

Infatti, basandoci sugli ultimi dati Istat disponibili, la presenza femminile nel settore dei trasporti e della logistica è del 21,8% ed è in linea con la media a livello europeo. Tuttavia il dato si riduce ulteriormente se si analizza l’occupazione in quelle professioni del settore che si possono definire come più operative: sono circa 14.000 (il 2,1%) le donne che svolgono professioni più pratiche come ad esempio quella dell’autista.

L’abbiamo chiesto ad Emanuela Carpella, amministratore della Autotrasporti Carpella Battista SRL.

Autotrasporti Carpella nasce nel 1970 su iniziativa di Battista Carpella, padre di Emanuela la più giovane delle figlie dopo Vittorio, Elena e Mauro. Oggi è una realtà con più di 30 dipendenti, 25 mezzi e un parco clienti storico e consolidato.

“In seguito alla morte di mio padre l’azienda è passata in gestione ai miei fratelli più grandi. Dopo un periodo complicato e molta formazione, scelgo di prendere il controllo amministrativo dell’azienda, mentre i miei fratelli continuano a gestire la parte più operativa.

Oggi l’azienda ha trovato il suo equilibrio, mettendo insieme le competenze più operative dei fratelli maschi e la precisione mia e di Elena. Le difficoltà che abbiamo affrontato per arrivare a questo equilibrio sono state molte perché è sempre difficile mettere da parte le dinamiche familiari a favore di quelle aziendali, soprattutto le difficoltà di dialogo, ma oggi la Autotrasporti Carpella Battista Srl è un’azienda virtuosa, con 25 autisti, tutti dipendenti dell’azienda”.

 “La maggior parte degli imprenditori di questo settore sono uomini, sono autisti che hanno lasciato il ruolo per dedicarsi all’amministrazione dell’azienda, a volte continuano ancora a fare gli autisti lasciando dei grandi vuoti all’interno della gestione delle aziende. Il ruolo dell’autista per definizione richiede velocità, operatività ed è per questo che tendenzialmente sono meno precisi delle colleghe donne.

Oggi però anche il trasporto è cambiato, un tempo non si trasportavano con così tanta frequenza produzioni così delicate che necessitano di maggiore attenzione; ecco quindi che, anche per questo ruolo, sono richieste competenze come precisione, cura e meticolosità, che sempre di più riscontro nelle donne.

Penso che non si possa lavorare senza donne in questo settore, ma nemmeno senza uomini. Credo che il connubio di queste competenze sia uno degli ingredienti del successo dell’azienda. Una dinamica che riscontro non solo nelle competenze mie e dei miei fratelli ma anche tra i miei autisti. Ormai da qualche anno abbiamo assunto un’autista donna e la sua collaborazione con i colleghi uomini porta un valore aggiunto al servizio che offriamo grazie ad uno scambio continuo di visioni e di competenze con l’unico obiettivo di portare a termine nel miglior modo possibile il lavoro.”

“Credo che lo sforzo debba essere fatto da noi imprenditori del settore, cercando di cambiare la mentalità per cercare di costruire nuovo valore per questo settore.”

cambiamenti apportati da Emanuela nella Autotrasporti Carpella Battista Srl sono stati molti dal suo ingresso in società come amministratore, primo tra tutti una buona organizzazione: ha ridefinito i ruoli e creato delle linee guida nelle azioni anche con l’aiuto di strumenti tecnologici più performanti, ha aggiornato il parco veicolare per rendere l’azienda più attrattiva per i giovani per avvicinarli di più a questo settore e anche per i clienti.

Ha inoltre creato un’associazione (con Giuseppe, amministratore della Speed Line Trasporti) la ETHICAL TRANSPORT  APPROACH(scopri i dettagli nel sito web dell’associazione) un progetto umanistico di sensibilizzazione sociale per la qualificazione della figura dell’autista. È infatti su questa figura che Emanuela sta dedicando molta attenzione cercando, con molta sensibilità e attenzione, di occuparsi a tutto tondo partendo dalla sicurezza dei suoi dipendenti, alla formazione senza dimenticarsi della sfera emozionale

Quello che Emanuela sta cercando di fare con la sua associazione è di spostare l’attenzione della comunicazione del settore, non più verso la parte materiale (i comfort delle nuove cabine, i nuovi mezzi elettrici, il magazzino) ma verso le persone. Non si parla quasi mai delle persone: di chi passa le proprie giornate sulla strada, che dopo chilometri e chilometri di guida porta sempre la merce in orario e integra. Emanuela non parla degli autisti come dei dipendenti ma li considera dei collaboratori, persone formate con una grande responsabilità sociale che nello svolgimento del loro lavoro devono prestare una grandissima attenzione.

La necessità, secondo Emanuela, è quella di avvicinare i giovani a questo settore, portandolo nelle scuole per far loro conoscere la figura dell’austista, con testimonianze e interventi. Solo durante la pandemia la comunicazione ha portato alla luce la figura dell’autista, definendoli come delle eroine ma passato il periodo tutto è tornato come prima.

L’impegno di questa donna virtuosa è nel ridefinire i ruoli nel settore non solo per gli autisti ma per tutto il comparto con lo scopo di creare valore: oggetto della vendita deve essere un servizio di trasporto, tra il cliente e il consulente che è colui che detiene tutta la formazione e le competenze al fine di fornire un servizio preciso ed eccellente.